Quando proposi a Genna di fare una piccola deviazione lungo la strada per affrontare un MUST come il monte baldo e il sentiero 601 ero certo che avrei raccolto il suo pieno appoggio.
Avevamo solo poche ore, quindi la risalita meccanizzata era l’unica scelta possibile per affrontare quella che viene definita “la Discesa” dell’alto garda. Sottovalutando gli ostacoli che la vita ti riserva, come il traffico tentacolare, problemi di parcheggio e un decathlon proprio sul tragitto, arriviamo a Malcesine proprio a pelo per saltare al volo su una delle poche corse giornaliere consentite ai biker.
Neanche il tempo di buttare un occhio in alto verso il Baldo, ci accorgiamo solo una volta su che siamo dentro le nuvole e non c’è possibilità di godersi della straordinaria vista sul lago. Ci consoliamo con un veloce pranzo, visto che nella corsa anche quello era saltato, durante il quale riceviamo un chiaro segno premunitore… che ingenuamente ignoriamo. Veniamo braccati da uno strano personaggio in Canyon stratirata, componenti d’ultimissima generazione, abbigliamento freak ma rigorosamente di marca, che accertate le nostre intenzioni si unisce alla carovana. Sono passate le 15 quando ci mettiamo in sella. Seconda premunizione. Il GPS non ne vuole sapere di caricare la traccia, fortuna la nebbia si sta alzando ed ora scorgiamo la vetta del monte altissimo che ci attende. Procediamo ad occhio!
Prima discesa per sentieri breve ma carina, tratto di collegamento in falso piano fino al rifugio Graziani e poi inizia la serie di tornanti (stile sibilla) verso la sommità del monte altissimo. Durante la salita abbiamo modo di approfondire la conoscenza con il nostro compagno, un italo-tedesco che non se la smette mai di parlare, neanche quando il fiato corto lo fa scendere di sella o il fondo smosso mette a dura prova il suo equilibrio. Noi lo ascoltiamo e ci facciamo due risate, deve aver battuto il record interspaziale di balle al minuto… è vero che arriamo in vetta con il mal di testa, ma la salita è passata veloce e ci siamo fatti un sacco di risate (Genna ma alla fine era Barel in persona a preparargli la bici?).
Anche in cima all’altissimo, le meravigliose foto a strapiombo sul lago viste nei siti rimangono un ricordo. Il lago si cela dietro una plaid di umidità. Veloce rifocillata al corpo e agli occhi al rifugio e via verso la discesa. Siamo eccitatissimi, ripassano alla mente le descrizioni lette nei vari forum… il mitico sentiero 601, una DH di 9 km e circa 2000 metri di dislivello, tostissima. Tutto ciò che è stato scritto è limitativo, questo tracciato è semplicemente superbo. Il terreno sempre smosso e pendenze illegali mettono a dura prova il fisico… ma lo spirito gode gode gode! Inutile aggiungere altro, produrrei l’ennesima descrizione riduttiva, spero piuttosto che il video renda giustizia al fascino del tracciato. Vi consiglio di trovare l’occasione per provarlo!
Anche qui l’attraversamento lepri è un problema, anche se a cacciare è stato quasi esclusivamente il nostro compagno di viaggio che però ha addotto sempre valide motivazioni: questi maledetti raggi lenti, la forcella da 160 mi limita, questo non è il mio fondo, i freni non si intonano al telaio, mi è arrivata una frustata in viso, fabien mi ha messo troppo precarico…
Sul più bello cade anche Lorenzo il Barbalunga, una stupida scivolata da fermo ma, come nel più classico dei casi, con l’epilogo peggiore. Appoggio sbagliato del piede che si gira e il ginocchio busca forte?!?! Dopo i primi momenti di smarrimento, con uno svenimento scongiurato, l’intrepido eroe decide di risalire in sella e portare a termine il giro in barba ai suggerimenti del fenomeno di “mettere da parte l’orgoglio”.
Mancano ancora diversi km di discesa seria, ma Genna non sembra accusare il colpo. Arriviamo a Torbole sfatti, Genna ha un ginocchio come un melone, ma la discussione è tutta focalizzata sull’esperienza appena vissuta.
Salto in farmacia e poi rientro a Malcesine per il lungo lago, col sole che ormai tramonta dietro le alte vette e le rive si affollano di pescatori.
Traccia
Altitudine massima: 2108 m
Altitudine minima: 104 m
Partecipanti
Demis
Genna
Diego (special guest)
Che giro!!! Senza parole…bellissimo!!
Peccato la sfiga!!!
Grande De..e mitico diego!!! salutaci Barrel!!!
Grandi ragazzi! Inizio a rosicare forte per quello che mi sono perso…