Battesimo del fuoco per la rossa canadese, nuova entrata nel parco mezzi del Rogara Team.
Per testare al meglio la nuova bestiolina, abbiamo deciso di seguire i sentieri delle cesane, tirati a lucido per l’imminente gara di enduro.
L’idea iniziale era quella di fare tutte le PS della gara, ma il tempo assai ristretto, a causa di impegni vari, e il cielo molto molto scuro, che limita le ore di luce al minimo, non ci permettono soste o un passo “abbordabile”, quindi subito a manetta sin dai primi metri di salita… potete immaginare la fatica che ho fatto a stare al passo di Demis.
Comunque noto subito con piacere che la canadese si pedala molto bene permettendoci di arrivare alla PS2 (137bis) ben prima del previsto e questo ci fa ben sperare per il proseguio del pomeriggio.
Si, abbiamo deciso di partire dalla PS2 perchè non l’avevamo mai fatta, così che se alla fine della discesa fosse stato tardi o buio, saremmo potuti rientrare alle macchine salendo alla PS3 (la Sorci Verdi) saltando la PS1.
Vestizione, foto di rito e via!
Il tracciato è molto bello con il fondo, seppur umido, che tiene davvero bene.
La prima parte (breve) è piena di gobbette in seguenza ravvicinata che mi stanno davvero “simpatiche”, ma poi il fondo diventa più liscio e guidato, da fare a tutta manetta (ogniuno nel limite delle proprie possibilità) e tutta d’un fiato.
Arrivati in fondo mi accorgo che non riesco più a muovere braccia e mani dal dolore… Cavolo che male! Secondo il mio compagno di avventure il problema protrebbe essere dovuto alla alta velocità di ritorno della forcella che, in effetti, sparava in alto, a velocità fotoniche, ad ogni affossamento.
Il tempo di riprendermi un pò, di regolare il ritorno e dopo esserci tolti le protezioni, siamo pronti per riprendere la salita, ma eravamo talmente inebriati dalla prima discesa, che come spesso capita, abbiamo sbagliato strada e invece di proseguire verso la strada alfaltata, ci siamo avviati su per un sentierino…
Inizialmente sembrava percorribile, ma poco dopo la situazione s’è fatta davvero dura!
Un muro tremendo che non finiva mai… In confronto la morte nera è uno zucchero!
Comunque tutto questo tribolare non è stato vano, ma ci ha permesso di tagliare diversi km di asfalto e così abbiamo agevolmente raggiunto il punto di partenza delle piste più conosciute.
Mentre pedaliamo incontriamo altri due ragazzi, un urbinate ed un senigalliese doc, che ci faranno compagnia nella salita. Tra una parola e l’altra ci consigliano di fare la PS1, visto che non l’abbiamo mai fatta, in loro compagnia e noi non ci facciamo sfuggire l’invito.
La PS1 presenta ancora più gobbe della discesa fatta prima, cosa che mi mette ancora in crisi, e i compagni di pedalata si trasformano i discesisti aggressivi, a dispetto delle loro bici da xc. In men che non si dica mi ritrovo solo a imprecare sui dossi e per il dolore alle mani (meno di prima, ma sempre male facevano…), ma la discesa è abbastanza corta e passa velocemente.
Finita la discesa, decidiamo di risalire per farci la sorci verdi, mentre Andrea da Urbino e Bibi da Senigallia, rientrano alla base. Un saluto veloce e si riparte a pedalare.
La mia condizione fisica, forse perchè non ho pranzato, non è delle migliori, tant’è che su per la morte nera iniziano i crampi… in pratica ho fatto gli ultimi metri con i gomiti! Ero cotto…
Comunque siamo di nuovo in cima e belli carichi per farci quest’ultima discesa a manetta.
Sarà per il terreno, sarà per la pista che conoscevo o per il fatto di affrontarla con una nuova bici… non so… so solo che me la sono veramente goduta alla grande!
Solo che nell’ultimo tratto ero veramente sfatto e non sono riuscito a mantenere la necessaria lucidità… Fa niente, sarà per la prossima volta.
Bella giornata, con soddisfazione per aver fatto il giro gara in tempo “ragionevole” cavalcando la nuova bici, che come tutti sanno, ha bisogno di alcune uscite per trovare il giusto feeling con il biker!
Partecipanti
SuperD
Demis
Andrea (PS1)
Bibi (PS1)
Traccia
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Altitudine massima: 642 m
Altitudine minima: 123 m
Foto
Gara?? Ma siete arrivati primi???
Miglior battesimo della rossa non poteva esserci. Piste tirate a lucido, con terreno superbo grazie alle piogge del mattino.
Come tutti noi, anche SuperD non è indenne dal brutale primo impatto con una bici di nuova generazione: Tuttavia devo ammettere che se l’è difesa alla grande. Porta pazienza amico, già dalla seconda uscita va molto meglio e poi basteranno poco uscite per acquisire il giusto feeling con nuove geometrie e una reattività completamente diversa. Da lì sarà una continua escalation di soddisfazioni.
Tornando invece al tracciato della gara. Il sentiero 137bis (anche detta PS 2) è un capolavoro, gli amici sorci si sono superati. Che roba! Sarà perché fare ”a vista” un trail è un’emozione unica che già al secondo giro si perde… ma era tempo che non godevo così! Chapeau.
Diversamente devo ammettere che la nuova PS 1 è caruccia, ma niente di che, mentre la freeride non delude mai, neanche all’ennesima discesa.
Di certo quest’anno il livello della gara si alza, sia a livello tecnico che atletico… e secondo me mieterà svariate vittime.
SuperD è stato un onore esserci e ancora complimenti agli amici sorci!
Bellissima direi!
Quasi come Sasha Gray!
Bella la rossa ce la devi presentare Super D.
……….ci sono rimasto io con la bike più vecchia!!!!
super-d davvero un bel ferro…………….mica come quella di demis