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Scusate tanto il ritardo, ma le ultime settimane sono state un po’ piene.
I fatti risalgono a sabato 09 giugno, avevo già sentito Genna per un uscita in montagna l’indomani mattina. Dopo la nascita di Ines solo giri locali e quella era la buona occasione per riprendere. La sera mi chiama il Cicio proponendomi un giretto in bici, una pausa dallo stress della casa e dei preparativi per il matrimonio. Gli propongo subito la montagna, ma dopo mesi di inattività lo vede tentennare, preferisce un inizio più soft. Ci rifletto sopra un secondo e non c’è storia, la montagna può attendere, il Cicio che ritorna in sella ha la priorità. Vada per il giro locale… ma metto in guardia subito Cicio che non sarà una passeggiata.
Ci penso e ripenso e metto insieme un bel giretto. Ad occhi e croce una 50ina di km con i primi 30 di bei sali e scendi, gli ultimi 20 più scorrevoli per sciogliere la gamba. Per l’occasione si inaugura la nuova divisa.
Nel weekend in cui la montagna si nega per i capricci di eolo, va in scena la Grandefondo delle colline.
Una tappa che unisce diverse tracce che fanno parte della storia del rogarateam, è da queste che il saggio superD coniò il nome stesso del team. Il giro parte da Pianello di Ostra e sale subito per una strada padronale sterrata fino alla sommita che divide la valmisa dalla valnevola. Qui il sottoscritto incontra la parte del gruppo che sale dalla Bassa: tra malattie e defezioni varie siamo in 3. Vento contro ci avviamo per la mitica discesa che porta a S.Domenico. Il sentiero di fango è solo un vago ricordo, l’impetoso inverno l’ha reso un’autostrada.
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Data
04/12/2011
Descrizione
Innanzitutto vorrei precisare che Vallescappuccia va scritta così, proprio come va percorsa, tutta di fila.
Poi sarebbe importante segnarsi questo appuntamento sul calendario per omaggiare un percorso storico troppo spesso accantonato. Per il sottoscritto, e probabilmente molti di noi, ha rappresentato la miccia della passione per l’all mountain e, nonostante oggi il manico sia tutto un altro, si capisce ancora perché. Il percorso originale parte dalla rotatoria alle pendici di Arcevia e ci si dirige verso sinistra prendendo in direzione s.martino. Dopo pochi km si lascia la strada maestra per una strada imbrecciata che presto presenta la prima sorpresa, un tratto scosceso con fondo smosso e curve strette dove scaldarsi. Terminato questo breve tratto con l’amaro in bocca per averlo bruciato troppo velocemente, si inizia la lenta ascesa che porta a piano di rocchetta attraverso il bosco che in questo periodo dell’anno mostra colori indefinibili. Salita costante, ma mai inumana. Si prosegue per rocchetta, attraversando il centro abitato, e poi dietro la chiesa si imbocca un sentiero sterrato che apre l’anello che da solo vale l’intero giro. Con un single track che intervalla bosco a tratti esposti con bei panorami sulla vallata, si valica il monte per affacciarsi molto sopra vallescappuccia. Qui parte una discesa mozzafiato, che intervalla tratti tecnici su fondo roccioso a tratti scorrevoli molto veloci nel sottobosco. Ultimo tratto tecnico tra le pietre del letto del fiume per terminare senza fiato (per la bellezza del luogo) all’imboccatura di vallescappuccia. Da qui si rientra per il medesimo tragitto verso casa. La discesa è ottima per farsi le ossa, comoda, su ampia carreggiata, con greppi alti che consentono di affrontare molte curve in appoggio. È proprio spazzando questa discesa con la mia vecchia front con 5cm di escursione, a ruota di superD sfiorando i 50km/h, che mi sono ammalato di adrenalina. Grazie mille Poppy per avercela fatta scoprire.
PS. In questo periodo state molto attenti ad uno strano esemplare che si aggira da quelle parti, uno strano mantello arancione sul dorso e il fucile in mano.