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In occasione del ritorno dei figliol prodighi, un giro che non delude mai, specie di questi periodi.
Bentornati a Padre Cicio e Babbo Lele.
La giornata inizia al meglio, con la frase benaugurante di un simpatico vecchiettino al bar di serra stazione: “state attenti che a rompersi una gamba non ci vuol nulla!” (ma va, va!)
Quando si creano le condizioni ideali, non c’è altro da fare che salire in sella. Un Murano così non lo avevo mai provato!
Meravigliosa l’ascesa, ma un’aderenza inaspettata ci ha regalato una discesa adrenalinica. Just super!
Era in programma da inizio settimana e le previsioni (meteo) hanno atteso alle aspettative!
Sveglia all’alba con tempesta di pioggia e forti raffiche di vento. Demis: “se queste sono le premesse quì, pensa sul Catria?!?!” SuperD: “allora andiamo”.
Siamo zuppi solo per aver caricare le Dee sul portabici, ma passando nei pressi di un lago vediamo un gruppi di pescatori incuranti della tempesta. Se non mollano loro, non lo faremo certo noi! Proseguiamo carichissimi. Mazza quanto piove però!
Ormai la notturna sulla neve è un must!
In questa stagione un occhio è rivolto sempre al meteo in attesa delle condizioni ideali. Quando si verificano, poco importa che sia infrasettimanale o un venerdì sera… d’altronde con la neve e la natura, mi cresce il pisellao!
La quota neve è alta, quindi appuntamento a Valdicastro per un giro sopra i 700m. Appena superato il borgo di san giovanni si passa in un attimo da zero a 5-10-15cm di neve, al bivio di Valdicastro sono una trentina e non c’è nessuna speranza di scendere verso l’eremo. Così decidiamo di parcheggiare a Poggio San Rumoaldo e partire da lì.
Lo spettacolo che troviamo in paese è unico. Tutto immerso in una coltre spessa di soffice neve inviolata, nessun anima in giro e solo la luce dei lampioni a rivelarci quel paradiso. Partenza!
Ci rendiamo subito conto della difficoltà dell’impresa.
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