Trasferta nella gola del Furlo per il Rogara Team, che da tempo aveva in agenda il giro del monte Paganuccio alla luce dei numerosi feedback positivi lasciati sui vari forum dai ragazzi della zona.
Stavolta la divisione misena del gruppo è più numerosa di quella esina, a causa di impegni che vanno da pranzi familiari a week end sulla neve e a rave party cinofili di dubbia natura, oltre all’assenza del grande e saggio zio Ciano ancora ai box causa infortunio. Comunque i vallesini vengono oggi degnamente rappresentati dal mitico Barbalonga Genna “Ginocchio d’acciaio”, che a suo dire, nello scassato non si sente sicuro e tira i freni, ma che vola sia in salita che in discesa come un missile.
Il giro parte dal parcheggio antistante il bar “Birra al Pozzo” in località Pianacce, dove ci siamo fermati per un caffettino veloce e dove abbiamo trovato una squadra di cacciatori (i Volpari) intenti a consumare una frugale colazioncina a base di panino con porchetta e vino rosso come se piovesse.
Inizia subito un allegro scambio di battute con i clienti del bar e se non fosse stato per il fatto che avevamo la macchina con le bici e tutto il materiale per il giro, forse ancora saremmo li con loro a raccontare fregnacce sul cinghiale più grande o sul drop più alto…
Comunque è ora di partire!
La giornata è grigia, nebbiosa, umida e fredda, ma gli amici del bar ci hanno assicurato in alto ci sarà un bel sole. Noi partiamo speranzosi, ma con il dubbio che il vino e la sambuca abbiano fatto effetto sugli ospiti del bar…
Mauretto per non sbagliare marca subito il territorio.
La salita, su carrareccia larga e comodissima, scorre via che è un piacere e in effetti, appena prendiamo quota la nebbia sparisce e lascia il posto ad un sole fantastico, difficile da trovare anche nelle migliori giornate primaverili.
Il sole fa scorrere via in un battibaleno i 15 km di salita, così che una volta arrivati in cima facciamo la solita foto di rito, ci rifocilliamo, indossiamo caschi e protezioni e poi partiamo a manetta giù per i 7, fantastici chilometri, di discesa.
Personalmente ho suddiviso la discesa in due parti. La prima, dalla partenza fino al rifugio “La pradella”, composta da un solco abbastanza liscio che taglia di traverso il monte, intervallato da tornanti.
La seconda parte, dal rifugio fino all’arrivo, è molto più scassata con sassi smossi da tutte le parti, pendenze più accentuate e curve con appoggi.
Comunque tutta la discesa offre terreni di ogni genere ed è veramente bella.
Gran bel giro, grandi Rogari!
Partecipanti
Demis
SuperD
Mauretto
Genna
Traccia
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Altitudine massima: 918 m
Altitudine minima: 170 m
Foto
Sembra di ripetere la stessa filastrocca ogni volta, ma veramente ultimamente ogni discesa supera la precedente e per questa non ci sono parole. Sarà difficile tornare da quelle parti e preferire le Cesane al Paganuccio.
Come diceva il saggio superD, si attraversano tutte le condizioni in un crescendo di difficoltà e piacere. Primo tratto relativamente semplice su single track, utile per riscaldarsi e prendere confidenza con il fondo smosso. Poi gli ultimi due tratti, il primo nel sottobosco e il finale nel canalone tolgono il respiro. Strepitoso, un susseguirsi di pietroni, scavi, curve paraboliche, cambi di direzione e via di nuovo.
Peccato aver forato e così spezzato il ritmo su questa meraviglia della natura.
Proprio vero che la natura traccia e manutiene i sentieri come nessun altro!
PS. la prossima volta però ricordatevi la crema abbronzante, voi che non c’avete i capelli!
Grandi valmisani e grande Genna che rappresenti l ‘unico Rogaro vallesino ,dalle foto mi sembra un bel giro e anche una bella giornata io mi sarei scottato.Questa sosta ai box mi sta consumando ,sto rosicando come un tarlo la ripresa è molto lenta e tortuosa,ciao ragazzi a presto. P.S. Demis io ti devo un aiuto alla foratura che ho fatto al puro e perciò lascia un buco per quando ritorno!!!
E’ stata veramente una gran bella discesa, soprattutto da metà in avanti!
Da rifare assolutamente!!!
tranquillo Ciano, le forature non mancheranno… come gli avvistamenti lepri!
Per il resto, tieni duro e continua a rosicare, in modo che la scimmia cresca sempre più e vedrai che al rientro non ti terrà nessuno.
Ti aspettiamo, ci manchi!
Inoltre ti farà piacere sapere che il tuo meticoloso lavoro continua, ma non è la stessa cosa!
vedo di nuovo il mauretto bene significa che il ginocchio sta andando a posto…oppure come al solito la tigna sovrana?b.rientrato