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Si parte da casa con il sole che ancora deve sorgere, per raggiungere Costacciaro (PG) ed andare alla conquista del Monte Cucco. La temperatura è di poco superiore ai 0°C e le previsioni meteo ci indicano probabili precipitazioni dalle 13:00 in poi.

Di certo questo non ci scoraggia e dopo esserci vestiti ed aver caricato gli zaini con tutto il necessario partiamo da Costacciaro seguendo la strada asfaltata fino a Villa Col dei Canali per poi deviare in direzione “Santuario Madonna delle Grazie”.

SuperD in versione pornodivo

Preparativi

Giunti al centro abitato di Costa San Savino si lascia l’asfalto e si prende il sentiero che sale verso il Cucco. La salita si mostra subito impegnativa e ci costringe subito a spingere in qualche tratto.

Si spinge…

Mauretto che va come un treno

SuperD non è da meno!

Ci si arrampica

Raggiungiamo dunque la carrareccia che prima ci fa godere di un ottimo panorama sulla valle e che poi, addentrandosi in un bellissimo bosco, ci conduce a Pian delle Macinare.

Il panorama

L’entrata nel bosco

Da qui imbocchiamo il bellissimo Sentiero 1 caratterizzato da un fondo molto viscido pieno di foglie, radici e pietre che ci permettere di raggiungere la zona degli alberghi di Val di Ranco dove speriamo di prenderci un bel bombardino o una grappa per scaldarci un po’.

SuperD in azione

Ancora SuperD!

Per nostra sfortuna gli alberghi sono deserti e visto che la temperatura continua a scendere e la visibilità diminuisce sempre di più cerchiamo rifugio per rifocillarci in una stalla dove, dato il periodo, improvvisiamo  un RogaraPresepio.

Mauretto e SuperD scompaiono nella nebbia

Rogarapresepio

Dopo la breve pausa ripartiamo salendo per la strada asfaltata fino a raggiungere la zona di partenza dei deltaplani dalla quale poi imbocchiamo il sentiero CAI 2 che ci conduce al rifugio (chiuso anch’esso).

Nel frattempo comincia a nevischiare e ormai, essendo nel bel mezzo delle nubi, la visibilità è ridotta a pochi metri. Date le condizioni meteo non ideali abbandoniamo la traccia per provare un taglio (studiato sulla carta da superD) che ci dovrebbe permettere di evitare l’ascesa alla vetta del Monte Cucco.

Purtroppo il taglio non risulta essere fattibile, infatti giunti alla grotta, ci troviamo difronte una parete impensabile da superare con le bici, le rocce bagnate e senza nemmeno una corda!

Mauretto e SuperD che verificano il passaggio impraticabile…

Torniamo dunque indietro fino al rifugio con la certezza di non poterci scampare l’ascesa alla vetta tutta a spinta!

Le cazzate che fino ad allora caratterizzavano il gruppo improvvisamente spariscono lasciando il posto ad un silenzio surreale che lascia trapelare la preoccupazione di tutti.

La faccia “rilassata” di SuperD

e quella “distesa” di Mauretto

La neve continua a crescere proporzionalmente alla pendenza del versante e c’è chi lamenta i primi segni di congelamento agli arti inferiori.

ancora piedibus verso la vetta!

Ad un certo punto Mauretto, che guida la cordata con una decina di metri di vantaggio, ritorna di corsa indietro dicendo di aver visto un lupo!

Ormai siamo in ballo e non possiamo non ballare (coi lupi) per cui ci compattiamo e proseguiamo l’ascesa. Dopo qualche decina di metri riusciamo finalmente ad intravedere meglio il branco scoprendo con sorpresa che si trattava solo di cavalli!!

Il freddo fa brutti scherzi….

in lontananza si intravedono i “lupi”

In preda alle visioni, al freddo, al vento, alla neve, senza nessun punto di riferimento data la scarsa visibilità e con il tramonto sempre più vicino affidiamo la nostra incolumità solo al GARMIN di SuperD!

la fatica è sempre di più…

Non si sa come ma raggiungiamo a fatica la vetta e poi cominciamo subito a scendere per l’altro versante.

La discesa si presenta subito molto impegnativa data la presenza della neve  e dato il versante molto esposto.

Finalmente si inizia a scendere!

Con non poche difficoltà riusciamo a scendere di quota fino ad imboccare il sentiero 2B che ci riporta nei pressi di Pian delle Macinare da dove prendiamo il sentiero Lo Schioppo che ci riporta direttamente al punto di Partenza.

La visibilità è sempre ridotta ed il sentiero praticamente invisibile…

Finalmente si rientra nel bosco!

Rientrati alle auto all’imbrunire tiriamo finalmente un sospiro di sollievo e ci confidiamo i vari pensieri che sono passati per le nostre menti mentre eravamo in quota (c’è chi avrebbe voluto tornare al rifugio, c’è chi era pronto a sfamarsi dei sui compagni, c’è chi sperava che l’assicurazione coprisse il recupero….).

E’ stata veramente una grande avventura! Il Cucco ci ha messo a dura prova ma lo spirito rogaro ha prevalso ancora!

Partecipanti

– Mauretto

– Spada

– SuperD

 

Traccia

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Come potete notare mancano dei pezzi, colpa mia (superD) perchè non avviavo il timer. L’importante che notiate anche i vari andate e ritorni che abbiamo fatto, perchè spesso causa nebbia si sbagliava strada o perchè il taglio per evitare la vetta era impraticabile

 

Foto

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12 Commenti a “02 Dicembre 2012 – Sopravvissuti al Monte Cucco”

  • avatar Genna:

    Noooooo……avete trovato la neve!!!!!!!!!!! Che figata!

    Io acqua a non finire!!!!

  • avatar superD:

    Vi assicuro che in tanti anni di mtb, questa è una delle avventure più belle di sempre.
    Il cucco oggi non voleva essere violato, ma il rogara carattere ce l’ha fatta!
    Grandissimi Rogari!

  • avatar demis:

    grandissimi, avete tutta la mia invidia e ammirazione.
    mi posso solo immaginare quale spettacolo deve essere stato, neve, nebbia…
    quindi alla fine avete fatto la vetta?
    saluti da Vegas

  • avatar emanuele boria:

    …………..ca@@o ho la bike ko sennò ero dei vostri!!!! bella rogaracci

  • avatar superD:

    Bel articolo Spada, bravo!
    Ma quante volete ci siamo fermati a cercare la strada, sotto la nebbia il vento e i fiocchi di neve che arrivavano come pallini di piombo????
    Ancora, grandi rogari!

  • avatar Genna:

    Grandissimi…che invidia!!!

  • Grandissima giornata di cicloalpinismo puro! Grazie ai compagni di viaggio!
    Ho solo un piccolo rammarico perchè non eravamo al completo!

    Con calma spero di riuscire a montare il video, anche se, causa freddo, la batteria della GoPro mi si è scaricata prima della fine (praticamente manca tutto l’ultimo sentiero, che tra l’altro è quello più scorrevole e veloce).

  • avatar Mauretto:

    Oggi sono a casa dal lavoro, causa un artrite (cosi diagnosticata dal mio Dot., lui le cose le sa!!) al anca sx che mi ha bloccato, o quasi, prima del bombardone non riuscivo a guidare e neanche stare a letto.
    Inoltre i mie pollici devono ancora riprendere le funzioni vitali (sempre il dot. dice che sono i geloni) , per fortuna i calzini da sci generosamente prestati da Spada!
    Me sa che non ho più l’età per queste cose!!!
    Prendendo come termine di paragone il vecchio (super D), si rischia di sopravalutarsi , la sua poca saggiezza e compensata da una grande dose di Palle.

    Grande Spada per il racconto e granzie ai mie compagni per una piacevolissima e indimenticabile esperienza.

  • avatar francesco:

    Gia’ mi immagino i biastimi,,,se c’ero cmq due ne tiro giu solo a vedere le foto e le vostre facce provate cmq bravi rogaracci ho provato a chiamarvi durante il giro ma eravate irraggiungibili e ci credo viste le foto a presto

  • Grande Cicio! Se c’eri ce scaldavi con i tuoi biastimi!
    Comunque confermo che superD è veramente l’incarnazione dello spirito rogaro!

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